Il cammino della Lectio divina

I monaci e le monache hanno dato fin dall'inizio del monachesimo molta importanza alla Parola di Dio.

La spiritualità monastica è spiritualità della Parola divina perchè imparandola a memoria ci si converte, in quanto si abbandona la propria mentalità umana per accogliere i pensieri di Dio.

Sappiamo infatti che la imparavano a memoria. Memorizzare la Parola biblica, ripeterla durante il giorno, custodirla come un tesoro, era l'impegno spirituale del/la monaco/a.

 

 


La lectio divina comincia alla sera prima di dormire. Se l'ultima nostra attenzione cosciente sarà rivolta alla Parola, in particolare nella lettura attenta al Vangelo del giorno dopo, ecco che anche inconsciamente ne saremo impregnati e un lavoro di trasformazione si metterà in atto, poichè "il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno" (Sal 127,2).

Durante questa prima lettura serale, una parola ci risuona in modo particolare e possiamo cominciare a custodire questo versetto nel cuore.

Il giorno dopo riprendiamo in mano il testo e lo lasciamo risuonare ancora fino a risvegliare in noi reminescenze di altri passi della Sacra Scrittura.

Nella meditazione le parole si illuminano le une con le altre, in un dialogo orante con Dio. Possiamo allora esprimere stupore, lode, i nostri bisogni e le intercessioni per chi amiamo e per il mondo. 







Rinnovati, con stupore, dalla sua Parola scopriremo infine di poter portare con noi nella vita quotidiana la luce, grande o piccola, che Dio avrà voluto riversare nei nostri cuori.

Con graduale abbandono e fiducia accetteremo l'espansione contemplativa della nostra vita nella sua, un'epansione tendente all'infinito e mai sazia.

 
 
 
 
 

 

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